Ho sempre desiderato avere un parto naturale, lo sognavo la notte mentre avevo Elettra che si rotolava nella mia pancia, immaginavo quel momento così doloroso ma altrettanto magico.
Volevo provare cosa fosse il dolore del parto, ma non per sadicismo, semplicemente per vivere quel momento così doloroso ma intenso di emozioni che tutti descrivevano.
Leggevo racconti di donne che abitando in delle foreste, partorivano da sole, accovacciate, con una forza disumana e quella forza avrei voluto “sfruttarla” pure io!
Ma quando mi venne detto che avrei dovuto fare un cesareo programmato, scoppiai a piangere, può sembrare stupido, lo so, ma in quel momento mi sono sentita “incapace” di mettere al mondo mia figlia, mi sono sentita debole, triste ed è brutto da dire ma mi sono sentita una madre di serie b.
Arrivò il giorno prima della fatidica data, mi svegliai la mattina con dei dolori di pancia, pensai fossero dolori per qualcosa che avevo mangiato, ma così non fu, erano contrazioni, ogni 10 minuti.
Dopo un paio d’ore decisi di andare in ospedale per sicurezza, una volta arrivata mi trattennero.
Dovevano farmi il cesareo il 27, ma il 26 alle 20:45 è nata il mio primo grande amore e in quel momento non ho più pensato al fatto di non esser riuscita a fare il parto naturale né tantomeno mi sentivo una madre di serie b, in quell’istante ero la mamma di Elettra, innamorata della vita.
Col passare del tempo, quando Elettra è cresciuta, mi è tornato il pensiero del parto, avrei voluto altri figli ma stavolta avrei voluto fare a tutti i costi il naturale.
Poi con Olivia ci sono riuscita, ma di questo ve ne parlerò un’altra volta.
So che sono pensieri stupidi quelli che ho avuto, so che non esistono madri di serie b, so che non conta il modo in cui viene al mondo il proprio figlio, ma era una cosa mia, erano delle mie emozioni inerenti al mio essere madre, al mio non riuscire ad adempiere al compito della natura, tutte cavolate penserete?!
Sì cavolate, ma purtroppo non possiamo comandare la nostra mente o le nostre emozioni e queste sono state le mie.
Vi racconto ciò perché ho conosciuto anche su internet, varie donne che hanno provato o stanno provando ciò che ho provato io e vorrei far capire loro di non criticarsi per questo, ma di vivere quelle emozioni e lasciarle scivolare via, sono momenti in cui si è più “fragili” e sono sensazioni che possono esserci, ma non arrendetevi e non autocommiseratevi .
Siete delle madri e donne stupende in qualunque circostanza, che abbiate fatto il cesareo o il naturale.